Festival
Traffic Festival è un festival di arti visive, performance, musica e laboratori didattici che pone attenzione alla ricerca artistica contemporanea delle nuove generazioni.
Avviato nel 2018, prende vita nell’entroterra marchigiano tra San Lorenzo in Campo e Pergola (PU) e il Castello di Loretello - Arcevia (AN). Riflette su tematiche quali la ruralità, l’ecologia e la cittadinanza. Per l’edizione 2023 si concentra attorno all’elemento naturale della terra.
La quinta rotazione della terra
La quinta rotazione della terra è il titolo dell’edizione 2023 di Traffic Festival che si svolge dal 21 al 23 luglio 2023 tra San Lorenzo in Campo, Pergola e il Castello di Loretello - Arcevia (AN).
Abbiamo preso ispirazione dalla rotazione delle colture, tecnica agricola antichissima che consiste nell’avvicendamento di diverse coltivazioni del terreno a fasi di riposo. Nello specifico, abbiamo considerato il Sistema Norfolk, ciclo di rotazione quadriennale sviluppato in Inghilterra nel XVII secolo e che sfrutta il potere rigenerativo del trifoglio, pianta erbacea capace di migliorare la fertilità del terreno attraverso la fissazione di grandi quantità di azoto atmosferico. Il ciclo implementa anche la coesistenza tra agricoltura e allevamento, impiegando gli scarti delle produzioni in un’ottica di sinergia e miglioramento complessivo dell’ecosistema.Abbiamo allora iniziato a immaginare e dare vita a una ideale e mai sperimentata quinta rotazione che vuole pensare la terra e il suolo non solo come fonti di nutrimento, bensì quali agenti vivi in dialogo con altri esseri, capaci di divenire luoghi di collaborazione planetaria. L’accesso al suolo, bene comune primigenio, è messo in discussione dai cambiamenti climatici che sempre più rapidamente modificano le condizioni di fertilità intorno a cui intere culture si sono sviluppate. L’estrattivismo inesauribile delle monocolture e la conseguente ricerca speculativa di terra fertile producono un’idea che appiattisce il pianeta a un singolo bioma, o zona climatica, negandone la diversità che lo tiene in vita.
Pensiamo sia invece necessario considerare la terra e le creature terrestri non come entità uniche e predeterminate, bensì quali agenti che esistono solo all’interno di relazioni mutevoli che li riconfigurano ripetutamente. Terra, acqua e aria seguono cicli millenari fatti di sinergie e armonie, cercando alleanze tra microbi, lombrichi, spore, batteri, pollini e altri viventi. È un tessuto di connessioni sotterranee, oceaniche, atmosferiche che funziona come uno scambio incessante di informazioni tra organismi che ne escono rafforzati e mutati.
La quinta rotazione della terra vuole essere un processo collettivo dedito al fare, disfare, cucire e ricucire pensieri, immagini e corpi che considerino la terra e il pianeta esseri a sé, dotati di regimi propri di attività e sensibilità insieme ai quali iniziare a girare, danzare e roteare per perdere tutte le coordinate.