Andrea d’Amore
Andrea d’Amore (Livorno, 1979)
Vive e lavora a Livorno
La mia pratica artistica è il risultato dell'applicazione del pensiero ecologico ed ecosistemico nell'indagare la costruzione relazionale dell'identità (ego) e dell'alterità (mondo). Il campo di ricerca e di applicazione della mia pratica è principalmente il convivium - inteso come dispositivo per la creazione di relazioni intorno alla preparazione e al consumo di cibo in un determinato spazio/tempo e in un determinato ecosistema - in cui ogni elemento, umano e non umano, ha un ruolo relazionale nella realizzazione di una atmosfera.
Le mie esperienze come cuoco indipendente e il mio lungo soggiorno in aree rurali e montane hanno plasmato metodi, spazi e tempi delle mie pratiche. Ho avuto modo di ascoltare e osservare l'ambiente circostante con una concentrazione diffusa volta a rinegoziare costantemente la mia identità con quella del luogo, dell'altro, dell'alterità.