Chiesa di Santa Maria delle Tinte
Costruita interamente in mattoni, per volontà della Corporazione dei Tintori e Lanaioli, presenta la cupola ottagonale con tiburio sormontato da lanterna. Il semplice portale d'ingresso è in pietra arenaria con scolpita sull'architrave la data 1787 che indica il termine dei lavori. Il progetto della chiesa è attribuito all'architetto Arcangelo Vici di Arcevia.
L’interno è a croce greca abbellito con stucchi bianchi fra i quali emergono le statue delle Virtù Teologali e dei Profeti David e Samuele. Sull'altare maggiore è conservato il piccolo affresco del Volto della Madonna con il Bambino, unica testimonianza della piccola chiesa precedente all'attuale.
La cappella di sinistra custodisce, sull’altare in legno dorato, una pregevole copia dell’Annunciazione di Federico Barocci, sul lato sinistro la Madonna in Trono con il Bambino e Santi di Scuola Veneta della seconda metà del XVII secolo e sul lato destro una piccola tela raffigurante San Severo protettore dei Lanini.
La cappella di destra conserva la tela della Madonna con il Bambino e i Santi Girolamo, Francesco d’Assisi, Orazio, Giuseppe e Onofrio, attribuita al senigalliese Giovanni Anastasi (1623-1704), sotto la mensa dell'altare è adagiata la statua del Cristo Morto (sec. XVII) realizzata con legno e impasto di gesso policromato, sul lato destro è appesa la tela della Crocifissione di Giovanni Francesco Ferri (1701-1775), come pure dello stesso artista pergolese è il dipinto della Santa Cecilia posto sulla destra dell’ingresso.