Edizione 2021
Colle Desiderio
20, 21, 22 Agosto 2021
Vogliamo vivere le aree interne e gli spazi rurali in quanto luoghi di creazione, rifiutando una visione che li riduce a territori isolati e inerti, condannandoli a divenire esclusivamente spazi altri rispetto alle città. Campi e paesi, piante e cittadinanza, torrenti e colline, possono essere agenti di produzione culturale e forme di intelligenza collettiva, resistendo a processi di standardizzazione turistica e banalizzazione concettuale.
Intendiamo il rurale non come aggettivo romantico, il ritorno nostalgico a un Eden idealizzato e ormai scomparso, bensì quale strumento per l’analisi e l’azione in un territorio dell’entroterra marchigiano ritenuto marginale. Vogliamo emancipare la ruralità da una dicotomia che la costruisce quale opposto della metropoli, definendola anacronistica, provinciale, autentica e arretrata: non esistono opposti, ma solo interdipendenze. Attraverso questa convinzione, il rurale può divenire un sistema di connessione e prossimità in grado di costruire comunità politiche dedite alla cura e all’intimità emotiva.
Le domande che lasciamo aperte come strumento di lavoro alla base degli interventi artistici del Festival proseguono una ricerca iniziata nelle edizioni passate: in che maniera la ruralità e le aree marginali potranno dare vita ad ambienti sociali che sapranno rispondere agli impatti della trasformazione economica, tecnologica, del cambiamento climatico e delle migrazioni? Come sviluppare una ruralità critica che sappia ripensare quelle realtà considerate egemoniche e avvertite come le sole in grado di mutare il discorso culturale?
Non riteniamo che la fuga vacanziera dalla città globale sia una soluzione alle nostre necessità, piuttosto viviamo un desiderio di comprendere un mondo multiforme che sorpassi la rimozione della natura dal discorso politico e dalla nostra vita quotidiana.
Ricerchiamo per questi motivi un colle che sia capace di aprire scenari di immaginazione e resistenza. Desideriamo le interconnessioni sotterranee che crescono senza essere osservate, la bioluminescenza ostinata delle lucciole e la distanza onnipresente delle stelle. Ascoltiamo insieme questo luogo che pullula di voci, nel tentativo di ricreare l’esistente e dare vita al Colle Desiderio.
Partecipanti