Eliza Goldox
Goldox lavora a film, testi, installazioni e scenografie con l'intento di creare ambienti alternativi. È interessata alle questioni relative alle identità post-socialiste e post-digitali e al rapporto tra materia umana e non umana. Come possono le immagini in movimento e gli spazi digitali diventare terreno di immaginazione e nuove forme di solidarietà?
Con l'iniziativa ZONA D concepisce cornici temporanee per la collettività per manifestare i processi di gruppo come pratica. Nell'ambito del lavoro del duo artistico HUNITI GOLDOX, insieme ad Areej Huniti, si è concentrata sulla comprensione delle realtà geopolitiche e ambientali attraverso una ricerca contestuale sull'acqua e sulla mitologia. Hanno iniziato questo impegno con narrazioni mutanti da un corso d'acqua sepolto nel centro di Amman/Giordania, alle terre paludose e alla costa di Tunisi/Tunisia, al lago artificiale di Lipsia e ai progetti di sviluppo urbano intorno al fiume Tirana.
Ha conseguito un master in Arte e Design presso il Chelsea College / University of the Arts London Londra ed è stata attiva per molti anni a Berlino in diverse istituzioni e spazi indipendenti. Con ZONA D ha avviato progetti presso ZKU-Berlin, Transmediale Vorspiel, la Biennale di Marrakech e Gegenwarten/Presenze a Chemnitz. Recentemente ha partecipato come Huniti Goldox a School of Waters/ Biennale Mediterranea, Sheffield Doc/fest, Index Biennale of Art and Technology Braga/Portogallo e Beyond Matter al Tirana Art Lab.
Edizione 2022